Per la categoria "Le strade di Padova" quest'oggi è la volta di via Dante, strada molto importante nella storia dell'urbanistica cittadina. Via Dante, infatti, che inizia da Piazza dei Signori e prosegue fino a Ponte Molino (che, pare, fosse il punto di osservazione da cui Galielo Galilei face le sue scoperte nel periodo padovano) era parte del "cardo" della Patavium romana e cioè l'asse, o uno degli assi viari fondamentali nella direttrice Sud-Nord e viceversa mentre in epoca medioevale era detta Strà Maggiore per via della bellezza dei suoi palazzi (foto di "copertina" presa dal photostream flikcr di Gioven: guardate quì tutte le sue belle foto di Padova!).
Più avanti la casa Marchi (1825), sulla sinistra si incrocia poi la Chiesa di S. Agnese. Sconsacrata alla fine degli anni '20, risale al XII secolo. Il campanile rotondo che si erge sul fianco sinistro della chiesa è romanico e uno dei più antichi della città, il portale è del '500, mentre i fregi che lo ornano all'interno sono quattrocenteschi. Ora l'edificio è un'autorimessa. La zona di via S. Agnese era nota per le case chiuse, da cui l'espressione "andare a S. Agnese". Insomma chissà come doveva essere questa zona prima dello sventramento del quartiere S.Lucia...una zona densamente abitata dove le pessime condizioni igieniche e la promiscuità la fecevano da padrone, poi pure la prostituzione, le case chiuse, insomma uno scenario che ritroviamo nei romanzi di Charles Dickens o nei "paesaggi urbani" noir de Dottor Jeckill e Mr Hide, piuttosto che in Jack Lo Squartatore. Peccato che non si riesca recuperare storie, immagini, racconti di quell'epoca. Sono sicuro che ci sarebbe materiale per un bel film! Perhè ok tribunare onori a santi ed eroi ma anche qualche noir alla padovana non sarebbe male, no? :) Forse la morale cattolica ha fatto si che quanto ci fosse di immorale e "nero" rimanesse nell'ombra senza mai riemergere ma che sia persa completamente la traccia della Padova popolana mi dispiace non poco. Davvero un peccato perchè come ha già detto la cultura popolare, i racconti che nascono dalla poplo e dalla vita quotidiana siano senz'altro molto affascinanti, almeno per me!
In via Dante sulla destra c'erano pure il casino Fasolo (1821) opere dell'architetto Noale, e poi i palazzi Cittadella- Vigodarzere (nella foto storica sulla sinistra il palazzo è quello sulla destra) (appartenuto ad una delle famiglie più potenti della città) sulla cui facciata un'iscrizione ricorda il soggiorno del re Umberto I e Palazzo Forzadura o Diena (vedi foto del 1920 presa dal libro Le strade di Padova di G.Toffanin), poco prima di giungere alla Porta e al Ponte Molino superati i quali arriviamo a Piazza Petrarca dove troneggia la Basilica della Madonna del Carmine.Lungo via Dante ci sono due pannelli Mirabilia di cui vi ho parlato la scorsa estate in occasione della presentazione del contenitore di eventi Estate Carrarese (rileggi il post). Ora, i pannelli Mirabilia, oltre ad essere delle guide da leggere sono anche da ascoltare. Se hai un cellulare abilitato alla navigazione wap, è sufficiente inviare al 4881885 (per utenti in roaming al +39 339 99 48255) un sms con il codice riportato sul pannello, e il sistema ti invierà il link su cui potrai guardare e scaricare il video del monumento di tuo interesse. Il primo pannello è in Piazza dei Signori si possono leggere ed scaricare informazioni riguardo alla piazza e sull'Orologio astronomico, poi imboccata via Dante potete trovarne riguardo a Casa Riello (o meglio Monturso De' Montursi) (pannello n 16) e riguardo l'antica Scuola di San Giuseppe e la corporazione dei marangoni (a Padova dette "fraglie") (pannello n.15). Ma potete vedere la mappa di tutti i pannelli Mirabilia collocati a Padova sulla pagina de Teleguide.
Fonte: virgiliopadova.myblog.it