lunedì 4 aprile 2011

VIAGGI&WEEKEND - LE STRADE DI PADOVA: VIA DANTE


4570633176_48e25eaa86.jpgPer la categoria "Le strade di Padova" quest'oggi è la volta di via Dante, strada molto importante nella storia dell'urbanistica cittadina. Via Dante, infatti, che inizia da Piazza dei Signori e prosegue fino a Ponte Molino (che, pare, fosse il punto di osservazione da cui Galielo Galilei face le sue scoperte nel periodo padovano) era parte del "cardo" della Patavium romana e cioè l'asse, o uno degli assi viari fondamentali nella direttrice Sud-Nord e viceversa mentre in epoca medioevale era detta Strà Maggiore per via della bellezza dei suoi palazzi (foto di "copertina" presa dal photostream flikcr di Gioven: guardate quì tutte le sue belle foto di Padova!).
P1060094.JPGIn epoca Carrarese qui si trovavano le scuderie della Reggia. La denominazione Strà Maggiore, per la bellezza dei palazzi e perché, come detto, è sempre stata una delle vie cardini della città, quella che portava da nord a sud, ha durato fino ai primi del '900. L'attuale denominazione, ovviamente, è stata data in onore del sommo poeta fiorentino. Dalle pagine del libro di Giuseppe Toffanin, "Le strade di Padova" e di cui potete leggere quì, da cui ho preso l'idea, il nome della rubrica e da cui attingo a mani basse per parlarvi delle vie di questa città, riporto: "Fino al 1900 si chiamò Strada Maggiore, considerata la più importante e signorile, perchè vi passava il traffico da ponte Molino, per i palazzi e i complessi religiosi che la fiancheggiavano. Molti sono scomparsi, ma la lunga via porticata è sostanzialmente rimasta quale era, tra le meno deturpate".
P1060098.JPGIniziando a percorrerla da Piazza dei Signori, sulla sinistra il Palazzo Zigno terminato dall'architetto Bernerdino Maccarucci nel 1785. Sorse sull'area in cui nel 1778 bruciò lo Stallone, dapprima locale capace di ospitare un gran numero di cavalli, poi usato come teatro. Più avanti le case di Monturso de' Montursi (vedi foto a destra) (erroneamente chiamata casa Riello dal nome di un restauratore ottocentesco) trecentesca, e quella dove ebbe sede la tipografia Volpi diretta da Giuseppe Comino. Nell'Ottocento, al piano inferiore si aprì la birreria "Agli Stati Uniti", frequentatissima la sera da professionisti e commercianti."
P1060096.JPGNella Casa Monturso de' Montursi, nel corso di un recente restauro, sono emersi importanti resti della costruzione originaria, fra cui merlature del sottotetto, affreschi e stemmi carraresi a testimoniare come il Montursi fosse vicino alla famiglia dei Carraresi (sulla facciata è visibile un'iscrizione e sull'angolo c'è uno dei Pannelli Mirabilia, il n.16, che approfondisce la questione anche se erroneamente riporta il nome Casa Riello, un resturatore successivo), a tal punto che si ipotizza che questa casa fosse interna alla Reggia Carrarese. Parlo del palazzo subito precedente a quello rosso dove c'è lo SpazioTindaci, per intenderci". Di fronte il palazzo dei Monti Vecchi (ospitò nel seicento il Monte di Pietà), ora della Banca Popolare Veneta.
P1060107.JPGOltrepassato l'incrocio con via Verdi, sulla destra trovate la torre (vedi nella foto a destra) rimasta intatta dal mediovo (la probabile datazione al 1100 la rande la più antica torre della città) ed il palazzo Da Rio (del 1793), già Dotto de Dauli. La viuzza che c'è sulla destra, prima della torre, si chiama infatti via dei Dotti e conduce in piazza Insurrezione passando davanti al Q Bar, ex Cinema Quirinetta.
P1060111.JPGProprio nell'angolino, all'inizio del vicolo dei Dotto, potete vedere il graffito (stencil) di Kenny Random, il Banksy padovano, le cui opere da anni potete vedere sui muri di Padova (vai alla pagina facebook di Kenny Random e vedi la presentazione della sua mostra nel 2007 nello Spazio Tindaci, proprio in via Dante e ngli ultimi tempi, dopo i grandi visi stilizzati, ora dedrete in giro per la città questo nuovo personaggio con il cilindro in testa che disegna linee, arcobaleni, su cui si muovono i suoi amici animali. In via Vescovado fa uscire dal suo cilindro tantissime farfalle: insomma, graffitti sui muri della città ma che non imbrattano, ma colorano e strappano un sorriso! E voi che ne pensate?  ;)
S-agnes.jpgPiù avanti la casa Marchi (1825), sulla sinistra si incrocia poi la Chiesa di S. Agnese. Sconsacrata alla fine degli anni '20, risale al XII secolo. Il campanile rotondo che si erge sul fianco sinistro della chiesa è romanico e uno dei più antichi della città, il portale è del '500, mentre i fregi che lo ornano all'interno sono quattrocenteschi. Ora l'edificio è un'autorimessa. La zona di via S. Agnese era nota per le case chiuse, da cui l'espressione "andare a S. Agnese". Insomma chissà come doveva essere questa zona prima dello sventramento del quartiere S.Lucia...una zona densamente abitata dove le pessime condizioni igieniche e la promiscuità la fecevano da padrone, poi pure la prostituzione, le case chiuse, insomma uno scenario che ritroviamo nei romanzi di Charles Dickens o nei  "paesaggi urbani" noir de Dottor Jeckill e Mr Hide, piuttosto che in Jack Lo Squartatore. Peccato che non si riesca recuperare storie, immagini, racconti di quell'epoca. Sono sicuro che ci sarebbe materiale per un bel film! Perhè ok tribunare onori a santi ed eroi ma anche qualche noir alla padovana non sarebbe male, no? :) Forse la morale cattolica ha fatto si che quanto ci fosse di immorale e "nero" rimanesse nell'ombra senza mai riemergere ma che sia persa completamente la traccia della Padova popolana mi dispiace non poco. Davvero un peccato perchè come ha già detto la cultura popolare, i racconti che nascono dalla poplo e dalla vita quotidiana siano senz'altro molto affascinanti, almeno per me!
images.jpegIn via Dante sulla destra c'erano pure il casino Fasolo (1821) opere dell'architetto Noale, e poi i palazzi Cittadella- Vigodarzere (nella foto storica sulla sinistra il palazzo è quello sulla destra) (appartenuto ad una delle famiglie più potenti della città) sulla cui facciata un'iscrizione ricorda il soggiorno del re Umberto I e Palazzo Forzadura o Diena (vedi foto del 1920 presa dal libro Le strade di Padova di G.Toffanin), poco prima di giungere alla Porta e al Ponte Molino superati i quali arriviamo a Piazza Petrarca dove troneggia la Basilica della Madonna del Carmine.
Lungo via Dante ci sono due pannelli Mirabilia di cui vi ho parlato la scorsa estate in occasione della presentazione del contenitore di eventi Estate Carrarese (rileggi il post). Ora, i pannelli Mirabilia, oltre ad essere delle guide da leggere sono anche da ascoltare. Se hai un cellulare abilitato alla navigazione wap, è sufficiente inviare al 4881885 (per utenti in roaming al +39 339 99 48255) un sms con il codice riportato sul pannello, e il sistema ti invierà il link su cui potrai guardare e scaricare il video del monumento di tuo interesse.  Il primo pannello è in Piazza dei Signori si possono leggere ed scaricare informazioni riguardo alla piazza e sull'Orologio astronomico, poi imboccata via Dante potete trovarne riguardo a Casa Riello (o meglio Monturso De' Montursi) (pannello n 16) e riguardo l'antica Scuola di San Giuseppe e la corporazione dei marangoni (a Padova dette "fraglie") (pannello n.15). Ma potete vedere la mappa di tutti i pannelli Mirabilia collocati a Padova sulla pagina de Teleguide.

Fonte: virgiliopadova.myblog.it