BUONGIORNO.....
Il Festival del Viaggio celebra i più grandi esploratori: da Amerigo Vespucci a Fosco Maraini
Firenze rinnova con il festival organizzato da Alessandro Agostinelli la sua vocazione al viaggio
di Elisabetta Vagaggini Quale altra città poteva dedicare un festival al tema del viaggio se non Firenze? Pur non essendo città marinara, Firenze ha dato i natali a grandi viaggiatori, ieri come oggi. Esattamente cinquecento anni fa, nel 1512, moriva a Siviglia Amerigo Vespucci, nato a Firenze nel 1454, navigatore e profondo conoscitore dei mari, che approdò durante i suoi viaggi ad esplorare per primo le coste orientali del Sud America. E' probabilmente ispirandosi al suo nome che il nuovo continente – o la quarta parte di mondo, come veniva definita allora – fu chiamato America.
Le sue lettere descrivono un mondo sconosciuto in Europa: paesaggi, popolazioni, case, che rivelano la curiosità e il carattere speculativo di un esploratore, le motivazioni dell'uomo di scienza, ben diverse dai fini economici della famiglia spagnola Aragona, che buona parte di quei viaggi finanziava. Amerigo Vespucci riportò da quei viaggi preziosissime informazioni in campo cartografico, geografico, astronomico che hanno segnato la storia delle scienze a livello mondiale.
Due secoli dopo, il padre gesuita pistoiese Ippolito Desideri compì un'altra impresa impossibile, partendo da Roma nel 1712 per arrivare a Lhasa, in Tibet, tre anni e mezzo dopo. Fu il primo europeo ad attraversare la catena del Karakorume, percorrendo d'inverno lo sterminato e implacabile deserto del Tibet occidentale. A lui si devono le prime testimonianze, dovute ad un occidentale, riguardanti il monte Kailash, il lago Manasarovar e la regione del Ladakh. La sua vicenda resta significativa non solo per le avventure di viaggio ma anche perché attraverso le sue relazioni scritte ci ha dato viva ed efficace testimonianza degli usi, dei costumi e della spiritualità del mondo tibetano.
Il 2012 è anche il centenario della nascita del poeta, fotografo, scrittore, alpinista e esploratore Fosco Maraini, nato a Firenze nel 1912. A soli 22 anni Maraini inizia la sua avventura di viaggiatore imbarcandosi sulla nave Amerigo Vespucci diretta ad Oriente, del quali si innamorò fin da subito. In Giappone nacquero i suoi figli. Il ricordo dell'avventuroso e indomito fiorentino, è legato alle sue spedizioni alla conquista delle più alte vette delle Dolomiti e, soprattutto, dell'Himalaya.
Negli anni '30 è nato un altro grande viaggiatore, insaziabile narratore dei paesi asiatici visitati nelle vesti di giornalista. E' Tiziano Terzani, che dopo aver scoperto il suo amore per il viaggio da giovane, come dipendente della Olivetti, dove si occupa di formazione, inizia la sua carriera di scrittore e giornalista, diventando corrispondente in Asia della rivista tedesca Der Spiegel. Nei suoi libri – tra i più noti, Un indovino mi disse, Asia, Lettere contro la guerra, Un altro giro di giostra - si trova la testimonianza di un uomo che, grazie al suo lavoro, ha conosciuto da vicino e amato luoghi, popoli, volti con gli occhi a mandorla, culture che gli hanno anche regalato una visione della vita diversa da quella occidentale. Filosofie di vita meditative che lo portarono ad affermare, ormai anziano, “la fine è il mio inizio”.
Proprio il tema del viaggio sarà al centro del festival che si terrà a Firenze dal 5 al 9 giugno, organizzato dal giornalista e scrittore Alessandro Agostinelli. Si parlerà proprio di Vespucci con la storica Marina Montesano, l'attore Davide Riondino e il professor Leonardo Rombai.
Si ripercorreranno le gesta di Fosco Maraini, autore delle fotografie esposte nella mostra Sapporo: i giorni all’undicesimo viale. Gli Ainu di Hokkaido nelle fotografie di Fosco Maraini (al Museo di Storia Naturale - Antropologia e Etnologia, dal 5 giugno a fine dicembre) e protagonista di una conferenza promossa dal Gabinetto Vieusseux, con Dacia Maraini (il 18 giugno). Si parlerà di Israele, con il senatore Vittoria Franco, lo storico Ugo Caffaz, il giornalista Gigi Riva e Alfredo De Girolamo, autore del libro Kibbutz 3000 (ETS). E poi l'Africa con lo Swaziland di Nomsa Mabila. Si valorizzerà la Via Francigena e turismo a piedi, con vari globetrotter e con l’assessore regionale al Turismo Cristina Scaletti. Proprio la Regione Toscana sta puntando sulla valorizzazione turistica della regione, con l'intenzione di attrarre sempre di più viaggiatori, e non soltanto turisti “mordi e fuggi” e lo fa grazie al web, al sito www.intoscana.it, dove sezioni tematiche offrono spunti di viaggio focalizzati su interessi, gusti, paesaggi particolari.
fonte.tuscany-charming.it
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